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Pubblicato l’indice Istat di febbraio 2022

A cura della Redazione.

L’indice Istat dei prezzi al consumo per famiglie di operai e impiegati (FOI) relativo al mese di febbraio 2022, utilizzato per la rivalutazione degli affitti, dell’assegno di mantenimento per il coniuge, delle pensioni ecc., cresce dell’1% su base mensile arrivando a quota 108,8.

L’aumento su base annua per calcolare l’adeguamento dell’affitto è pertanto pari al 5,6% per le rivalutazioni al 100% ed al 4,2% per le rivalutazioni al 75%.

Prosegue inarrestabile l’aumento del costo dei beni energetici con il prezzo dei carburanti alla pompa che tocca nuovi massimi assoluti. Il prezzo del gasolio arriva a 2,3 euro e in alcuni casi supera addirittura quello della benzina.

La Procura di Roma ha aperto un’inchiesta contro ignoti per fare chiarezza su questi improvvisi e forti aumenti che oggettivamente non trovano alcun riscontro nel costo del greggio che addirittura è diminuto negli ultimi giorni, e che sembrano essere frutto di mera speculazione.

Dopo 20 anni dall’introduzione dell’Euro i prezzi dei carburanti risultano quindi più che raddoppiati.

Basti pensare che nel 2001 un litro di benzina costava poco più di 1.900 Lire (meno di 1 €) e allora qualcuno sosteneva, molti se lo ricorderanno sicuramente, che senza l’Euro il prezzo sarebbe potuto arrivare anche a 4.000 Lire (oggi siamo addirittura oltre).

Come peraltro già previsto, sono in aumento anche i prezzi dei beni alimentari, per la cura della casa e della persona (da +3,2% di gennaio a +4,1%) e quelli dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto (da +4,3% a +5,3%).

L’inflazione acquisita per il 2022 è pari a +4,3%.

Tabella riepilogativa (*):

Indice generale FOI 108,8
Variazione percentuale rispetto al mese precedente +1,0
Variazione percentuale rispetto allo stesso mese dell’anno precedente +5,6
Variazione percentuale rispetto allo stesso mese
di due anni precedenti
+6,1

(*) Per un raffronto con i mesi precedenti consulta la tabella degli ultimi indici istat.

La prossima pubblicazione dell’indice Istat è prevista per il

15 aprile 2022.

Applicazioni di Calcolo

Come di consueto, abbiamo aggiornato il nuovo valore dell’indice Istat FOI in tutte le nostre applicazioni di calcolo che lo utilizzano.

Se devi richiedere l’adeguamento annuale del canone di locazione puoi utilizzare la nostra nuova applicazione gratuita che permette di creare con pochi click la lettera da inviare al conduttore, con il calcolo automatico dell’aumento Istat e la possibilità di modificare il testo direttamente online ed inviarlo tramite Email con un semplice click.

Nota sull’aggiornamento dell’Indice FOI

L’aggiornamento delle nostre applicazioni avviene sempre nello stesso giorno in cui l’Istat pubblica il valore dell’indice FOI sul proprio sito (il comunicato stampa avviene in mattinata).

In questa pagina e in quasi tutte le nostre applicazioni pubblichiamo sempre la data di aggiornamento del prossimo indice Istat.

Titoli di Stato

In leggero aumento i rendimenti dei BOT, che però restano sempre in terreno negativo (-0,40%), mentre aumenta in modo più marcato il rendistato che sale a 1,17% (era 0,78% il mese scorso), probabilmente a causa di un brusco aumento dei rendimenti dovuto all’aggravarsi della situazione internazionale nell’ultimo periodo.

Comunicato ISTAT

Nel mese di febbraio 2022, si stima che l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC), al lordo dei tabacchi, registri un aumento dello 0,9% su base mensile e del 5,7% su base annua (da +4,8% del mese precedente), confermando la stima preliminare.

L’accelerazione dell’inflazione su base tendenziale è dovuta prevalentemente ai prezzi dei Beni energetici (la cui crescita passa da +38,6% di gennaio a +45,9%), in particolare a quelli della componente non regolamentata (da +22,9% a +31,3%), e in misura minore ai prezzi dei Beni alimentari, sia lavorati (da +2,2% a +3,1%) sia non lavorati (da +5,3% a +6,9%); i prezzi dei Beni energetici regolamentati, anche nel mese di febbraio, risultano quasi raddoppiati rispetto allo stesso mese del 2021 (stabili a +94,6%).

L’“inflazione di fondo”, al netto degli energetici e degli alimentari freschi, accelera da +1,5% a +1,7% e quella al netto dei soli beni energetici da +1,8% a +2,1%.

Su base annua accelerano in misura ampia i prezzi dei beni (da +7,0% a +8,6%), mentre rimangono stabili quelli dei servizi (a +1,8%); si allarga quindi il differenziale inflazionistico negativo tra questi ultimi e i prezzi dei beni (da -5,2 punti percentuali di gennaio a -6,8).

Accelerano sia i prezzi dei Beni alimentari, per la cura della casa e della persona (da +3,2% di gennaio a +4,1%) sia quelli dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto (da +4,3% a +5,3%).

L’aumento congiunturale dell’indice generale è dovuto, per lo più, ai prezzi dei Beni energetici non regolamentati (+8,3%) e in misura minore a quelli dei Beni alimentari non lavorati (+1,7%), dei Beni durevoli (+0,8%) e degli Alimentari lavorati (+0,4%).

L’inflazione acquisita per il 2022 è pari a +4,3% per l’indice generale e a +1,3% per la componente di fondo.

L’indice armonizzato dei prezzi al consumo (IPCA) aumenta dello 0,8% su base mensile e del 6,2% su base annua (da +5,1% di gennaio), confermando la stima preliminare.

L’indice nazionale dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (FOI), al netto dei tabacchi, registra un aumento dell’1,0% su base mensile e del 5,6% su base annua.

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