Pubblicato l’indice Istat di novembre 2021
A cura della Redazione.
L’indice Istat dei prezzi al consumo per famiglie di operai e impiegati (FOI) relativo al mese di novembre 2021, utilizzato per la rivalutazione degli affitti, dell’assegno di mantenimento per il coniuge, delle pensioni ecc., aumenta di sei decimi di punto arrivando a quota 105,7.
L’aumento su base annua per calcolare l’adeguamento degli affitti è pari al 3,6% per le rivalutazioni al 100% ed al 2,7% per le rivalutazioni al 75%.
L’ulteriore accelerazione dell’inflazione su base tendenziale è dovuta in larga parte ai prezzi dei beni energetici non regolamentati che continuano a crescere rispetto allo scorso anno (+24,3%), ed anche a quelli regolamentati che, pur registrando una leggera flessione, restano comunque su livelli molto alti (+41,8%). In aumento anche i prezzi dei beni alimentari e dei servizi relativi ai trasporti (da +2,4% a +3,6%).
L’inflazione acquisita per il 2021 è pari all’ 1,9%.
Tabella riepilogativa (*):
Indice generale FOI | 105,7 |
Variazione percentuale rispetto al mese precedente | +0,6 |
Variazione percentuale rispetto allo stesso mese dell’anno precedente | +3,6 |
Variazione percentuale rispetto allo stesso mese di due anni precedenti |
+3,3 |
(*) Per un raffronto con i mesi precedenti consulta la tabella degli ultimi indici istat.
La prossima pubblicazione dell’indice Istat è prevista per il 17 gennaio 2022
Applicazioni di Calcolo
Come di consueto, abbiamo aggiornato il nuovo valore dell’indice Istat FOI in tutte le nostre applicazioni di calcolo che lo utilizzano.
Segnaliamo una nuova applicazione gratuita che permette di creare velocemente la lettera da inviare al conduttore per l’adeguamento del canone di locazione, con il calcolo automatico dell’aumento e la possibilità di modificare il testo online e inviarlo tramite Email.
Nota sull’aggiornamento dell’Indice FOI
L’aggiornamento delle nostre applicazioni avviene sempre nello stesso giorno in cui l’Istat pubblica il valore dell’indice FOI sul proprio sito (il comunicato stampa avviene in mattinata).
Per comodità di consultazione pubblichiamo sempre in questa pagina e nelle nostre applicazioni la data di aggiornamento del prossimo indice Istat, in modo che possiate prendere nota del giorno relativo alla prossima diffusione.
Comunicato ISTAT
Nel mese di novembre 2021, si stima che l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC), al lordo dei tabacchi, registri un aumento dello 0,6% su base mensile e del 3,7% su base annua (da +3,0% del mese precedente); la stima preliminare era +3,8%.
L’ulteriore accelerazione, su base tendenziale, dell’inflazione è ancora una volta dovuta in larga parte ai prezzi dei Beni energetici (da +24,9% di ottobre a +30,7%) e, in particolare, a quelli della componente non regolamentata (da +15,0% a +24,3%), mentre la componente regolamentata, pur mantenendo una crescita molto sostenuta, registra un lieve rallentamento (da +42,3% a +41,8%). Accelerano rispetto a ottobre, ma in misura minore, anche i prezzi dei Beni alimentari sia lavorati (da +1,0% a +1,4%) sia non lavorati (da +0,8% a +1,5%) e quelli dei Servizi relativi ai trasporti (da +2,4% a +3,6%), mentre i prezzi dei Beni durevoli rallentano (da +0,9% a +0,4%).
L’“inflazione di fondo”, al netto degli energetici e degli alimentari freschi, e quella al netto dei soli beni energetici accelerano entrambe da +1,1% di ottobre a +1,3%.
L’aumento congiunturale dell’indice generale è dovuto prevalentemente alla crescita dei prezzi dei Beni energetici non regolamentati (+7,9%) e, in misura minore, degli Alimentari non lavorati (+1,4%) e lavorati (+0,6%). Diminuiscono, invece, i prezzi dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (-0,7%, per ragioni ascrivibili per lo più a fattori stagionali) e dei Beni durevoli (-0,4%).
Su base annua accelerano sia i prezzi dei beni (da +4,2% a +5,1%) sia quelli dei servizi (da +1,3% a +1,7%); il differenziale inflazionistico tra questi ultimi e i prezzi dei beni rimane negativo (-3,4 punti percentuali), ampliandosi rispetto a quello registrato a ottobre (-2,9).
L’inflazione acquisita per il 2021 è pari a +1,9% per l’indice generale e a +0,8% per la componente di fondo.
Accelerano i prezzi dei Beni alimentari, per la cura della casa e della persona (da +1,0% a +1,2%) e quelli dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto (da +3,1% a +3,7%).
L’indice armonizzato dei prezzi al consumo (IPCA) registra un aumento dello 0,7% su base mensile e del 3,9% su base annua (da +3,2% di ottobre); la stima preliminare era +4,0%.
L’indice nazionale dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (FOI), al netto dei tabacchi, registra un aumento dello 0,6% su base mensile e del 3,6% su base annua.