Pubblicato l’indice Istat di ottobre 2021
A cura della Redazione.
L’indice Istat dei prezzi al consumo per famiglie di operai e impiegati (FOI) relativo al mese di ottobre 2021, utilizzato per la rivalutazione degli affitti, delle pensioni, dell’assegno di mantenimento per il coniuge ecc., sale di oltre mezzo punto percentuale, toccando quota 105,1.
L’aumento dell’indice si riflette anche sui canoni di locazione che, rispetto all’anno scorso, aumentano del 3% con la rivalutazione al 100% e del 2,25% con la rivalutazione al 75%, un incremento questo che non si registrava da diversi anni.
Come si legge nel comunicato dell’Istat, anche per il mese di ottobre l’incremento dell’indice è dovuto in larga parte alla crescita dei prezzi dei beni energetici (da +20,2% di settembre a +24,9%), sia ai prezzi della componente regolamentata (da +34,3% a +42,3%) che ai prezzi di quella non regolamentata (da +13,3% a +15,0%).
Aumentano anche gli alimentari non lavorati (+0,7%) ed i servizi relativi ai trasporti (+2,4%).
Sale anche l’inflazione acquisita che passa dall’1,7% all’1,8%.
Tabella riepilogativa (*):
Indice generale FOI | 105,1 |
Variazione percentuale rispetto al mese precedente | +0,6 |
Variazione percentuale rispetto allo stesso mese dell’anno precedente | +3,0 |
Variazione percentuale rispetto allo stesso mese di due anni precedenti |
+2,6 |
(*) Per un raffronto con i mesi precedenti consulta la tabella degli ultimi indici istat.
La prossima pubblicazione dell’indice Istat è prevista per il: 15 dicembre 2021
Applicazioni di Calcolo
Come di consueto, abbiamo aggiornato il nuovo valore dell’indice Istat FOI in tutte le nostre applicazioni di calcolo che lo utilizzano.
Segnaliamo in particolare una nuova applicazione gratuita che permette di creare facilmente la lettera da inviare al conduttore per l’adeguamento del canone di locazione, con calcolo automatico dell’aumento e la possibilità di modifica online e invio tramite Email.
Titoli di Stato
Mentre i BOT continuano a registrare rendimenti negativi al di sotto del mezzo punto percentuale, aumenta il rendistato che passa dallo 0,37% del mese precedente allo 0,50%.
Ricordiamo che il rendistato è il rendimento medio lordo mensile dei BTP con durata residua superiore ad un anno quotati alla Borsa Italiana ed è uno degli indicatori utilizzati per il calcolo del maggior danno nelle obbligazioni pecuniarie.
Nota sull’aggiornamento dell’Indice FOI
L’aggiornamento delle nostre applicazioni avviene sempre nello stesso giorno in cui l’Istat pubblica il valore dell’indice FOI sul proprio sito (il comunicato stampa avviene in mattinata).
Per comodità di consultazione pubblichiamo sempre in questa pagina e nelle nostre applicazioni la data di aggiornamento del prossimo indice Istat, in modo che possiate prendere nota del giorno relativo alla prossima diffusione.
Comunicato ISTAT
Nel mese di ottobre, si stima che l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC), al lordo dei tabacchi, registri un aumento dello 0,7% su base mensile e del 3,0% su base annua (da +2,5% del mese precedente); la stima preliminare era +2,9%.
L’ulteriore accelerazione, su base tendenziale, dell’inflazione è in larga parte dovuta, anche nel mese di ottobre, ai prezzi dei beni energetici (da +20,2% di settembre a +24,9%) sia a quelli della componente regolamentata (da +34,3% a +42,3%) sia ai prezzi di quella non regolamentata (da +13,3% a +15,0%). Accelerano rispetto al mese di settembre, ma in misura minore, anche i prezzi dei servizi relativi ai trasporti (da +2,0% a +2,4%).
L’inflazione di fondo, al netto degli energetici e degli alimentari freschi, sale da +1,0% a +1,1%, mentre quella al netto dei soli beni energetici rimane stabile a +1,1%.
L’aumento congiunturale dell’indice generale è dovuto prevalentemente alla crescita dei prezzi dei beni energetici regolamentati (+17,0%) e solo in misura minore a quella dei prezzi degli Energetici non regolamentati (+1,0%) e degli alimentari non lavorati (+0,7%). Diminuiscono, invece, per ragioni ascrivibili per lo più a fattori stagionali, i prezzi dei servizi relativi ai trasporti (-0,7%) e dei servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (-0,3%).
Su base annua accelerano i prezzi dei beni (da +3,6% a +4,2%), mentre la crescita di quelli dei servizi è stabile (+1,3%); il differenziale inflazionistico tra questi ultimi e i prezzi dei beni rimane negativo (-2,9 punti percentuali), ampliandosi rispetto a quello registrato a settembre (-2,3).
L’inflazione acquisita per il 2021 è pari a +1,8% per l’indice generale e a +0,8% per la componente di fondo.
Accelerano i prezzi dei beni alimentari, per la cura della casa e della persona (da +0,9% a +1,0%) e quelli dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto (da +2,6% a +3,1%).
L’indice armonizzato dei prezzi al consumo (IPCA) registra un aumento dello 0,9% su base mensile e del 3,2% su base annua (da +2,9% di settembre); la stima preliminare era +3,1%.
L’indice nazionale dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (FOI), al netto dei tabacchi, registra un aumento dello 0,6% su base mensile e del 3,0% su base annua.