Pubblicato l’indice Istat di luglio 2022
A cura della Redazione.
Ancora in crescita l’indice FOI che aumenta dello 0,4% su base mensile e raggiunge il nuovo massimo.
Mercoledi 10 Agosto 2022 |
L’indice Istat dei prezzi al consumo per famiglie di operai e impiegati (FOI) relativo al mese di luglio 2022, utilizzato per la rivalutazione degli affitti, dell’assegno di mantenimento per il coniuge, delle pensioni ecc., aumenta dello 0,4% rispetto al mese scorso arrivando a quota 112,3.
Resta invariato l’incremento percentuale rispetto allo scorso anno e pertanto la variazione da applicare per l’adeguamento annuale dell’affitto è pari al 5,85% per le rivalutazioni al 75% ed al 7,8% per le rivalutazioni al 100%.
Resta sempre alta l’inflazione nonostante una certa flessione dei beni energetici regolamentati (da +64,3% a +47,9%), la prima di questa entità dopo i continui aumenti dell’ultimo anno, compensata però dall’accelerazione dei prezzi dei beni alimentari lavorati che sfiorano un aumento tendenziale del 10% (da +8,1% a +9,5%), dei servizi relativi ai trasporti (da +7,2% a +8,9%), dei beni durevoli e non durevoli nonché dei servizi vari (da +1,1% a +1,6%).
Tabella riepilogativa (*):
Indice generale FOI | 112,3 |
Variazione percentuale rispetto al mese precedente | +0,4 |
Variazione percentuale rispetto allo stesso mese dell’anno precedente | +7,8 |
Variazione percentuale rispetto allo stesso mese di due anni precedenti |
+9,8 |
(*) Per un raffronto con i mesi precedenti consulta la tabella degli ultimi indici istat.
La prossima pubblicazione dell’indice Istat è prevista per il
16 settembre 2022.
Applicazioni di Calcolo
Come di consueto abbiamo aggiornato tutte le applicazioni di calcolo con il nuovo valore dell’indice Istat.
Se devi richiedere l’adeguamento annuale del canone di locazione puoi utilizzare la nostra nuova applicazione gratuita che permette di creare con pochi click la lettera da inviare al conduttore, con il calcolo automatico dell’aumento Istat e la possibilità di modificare il testo online ed inviarlo tramite Email con un semplice click.
Nota sull’aggiornamento dell’Indice FOI
L’aggiornamento delle nostre applicazioni avviene sempre nello stesso giorno in cui l’Istat pubblica il valore dell’indice FOI sul proprio sito (generalmente il comunicato stampa è diramato in mattinata).
In questa pagina e in quasi tutte le nostre applicazioni pubblichiamo sempre la data di aggiornamento del prossimo indice Istat.
Comunicato ISTAT
Nel mese di luglio 2022, si stima che l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC), al lordo dei tabacchi, registri un aumento dello 0,4% su base mensile e del 7,9% su base annua (da +8,0% del mese precedente), confermando la stima preliminare.
L’inflazione su base tendenziale rimane elevata pur riducendosi di un decimo di punto percentuale. Ciò si deve ad andamenti contrastanti. Da una parte, infatti, rallentano i prezzi dei Beni energetici (da +48,7% di giugno a +42,9%) a causa degli Energetici regolamentati (da +64,3% a +47,9%) con i prezzi degli Energetici non regolamentati che crescono del 39,8% (da +39,9%) e decelerano i prezzi dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (da +5,0% a +4,6%); dall’altra parte, accelerano i prezzi dei Beni alimentari lavorati (da +8,1% a +9,5%), dei Servizi relativi ai trasporti (da +7,2% a +8,9%), dei Beni non durevoli (da +2,9% a +3,6%), dei Beni durevoli (da +2,8% a +3,3%) e dei Servizi vari (da +1,1% a +1,6%).
L’“inflazione di fondo”, al netto degli energetici e degli alimentari freschi, accelera da +3,8% a +4,1% e quella al netto dei soli beni energetici da +4,2% a +4,7%.
Su base annua rallentano i prezzi dei beni (da +11,3% a +11,1%), mentre accelerano quelli dei servizi (da +3,4% a +3,6%); si riduce, quindi, il differenziale inflazionistico negativo tra questi ultimi e i prezzi dei beni (da -7,9 di giugno a -7,5 punti percentuali).
Accelerano sia i prezzi dei Beni alimentari, per la cura della casa e della persona (da +8,2% a +9,1%) sia quelli dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto (da +8,4% a +8,7%).
L’aumento congiunturale dell’indice generale è dovuto prevalentemente ai prezzi dei Servizi relativi ai trasporti (+2,7%) e degli Alimentari lavorati (+1,4%) ed è frenato solamente dalla diminuzione dei prezzi degli Alimentari non lavorati (-1,7%).
L’inflazione acquisita per il 2022 è pari a +6,7% per l’indice generale e a +3,3% per la componente di fondo.
L’indice armonizzato dei prezzi al consumo (IPCA) cala su base mensile dell’1,1%, a causa dei saldi estivi di cui il NIC non tiene conto, e aumenta dell’8,4% su base annua (da +8,5% nel mese precedente), confermando la stima preliminare.
L’indice nazionale dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (FOI), al netto dei tabacchi, registra un aumento dello 0,4% su base mensile e del 7,8% su base annua.