Balconi prefabbricati da installare in poche ore e senza opere interne. È possibile?
Un appartamento con balcone vale di più ed è più bello. Ma come fare se il balcone manca? O se quello esistente è talmente ammalorato da non essere più utilizzabile e nemmeno recuperabile?
Sono presenti nel web varie soluzioni tecniche, che possono essere valutate per risolvere il problema.
Si tratta sostanzialmente di strutture prefabbricate, in materiali leggeri (acciaio o alluminio), che possono essere applicate “a muro” e che, di fatto, permettono di realizzare veri e propri balconi aggettanti.
La stessa soluzione può essere ottenuta anche senza ricorso a queste particolari tecnologie, sempre in modo poco invasivo, operando mediante profilati metallici tagliati su misura, appositamente progettati da un tecnico, che terrà conto delle caratteristiche della muratura preesistente e delle dimensioni dell’aggetto.
Quindi, in pratica, è possibile costruire (o ricostruire) i balconi di un edificio, ma non bisogna sottovalutare la complessità (anche burocratica) che, in alcuni casi, l’intervento può determinare.
Sostituzione di un balcone preesistente
Se l’intervento consiste nella sostituzione di un balcone (o di -enne balconi) preesistenti, è più facile, soprattutto se si tratta di ricostruirli tali e quali. Le motivazioni che possono portare alla necessità di un intervento di questo tipo derivano solitamente dal fatto che il balcone è una delle parti più esposte e più soggette a invecchiamento di tutto l’edificio e quindi è normale trovarsi di fronte a strutture compromesse e, a volte irrecuperabili.
In particolare se si tratta di balconi realizzati mediante solette in cemento armato, magari risalenti al dopoguerra, quando la conoscenza del materiale era molto limitata.
Quindi in questi casi, per effetto degli agenti atmosferici, il calcestruzzo può risultare completamente disgregato e i ferri di armatura ossidati.
In simili circostanze è sconsigliabile avventurarsi in interventi di ripristino strutturale, poiché risultano sempre incerti e costosi. Potrebbe convenire invece demolire del tutto la soletta e, eseguendo le necessarie verifiche strutturali preventive, andare a fissare al muro una nuova struttura.
Si può ricorrere a una nuova soletta in cemento armato, oppure a una struttura più leggera, realizzata con profilati metallici fissati al muro mediante piastre e bulloni.
Nessun problema dal punto di vista realizzativo, poiché è possibile operare unicamente dall’esterno, e neanche dal punto di vista amministrativo, poiché si tratta della sostituzione di un elemento già esistente. Anche il quorum assembleare necessario per autorizzare i lavori è in discesa poiché, non venendo modificata l’estetica del fabbricato, è sufficiente la maggioranza.
I costi inerenti alla sostituzione di un balcone sono abbastanza contenuti e possono beneficiare del Sismabonus, anche con detrazione al 110%, qualora siano rispettate tutte le condizioni necessarie richieste dalle norme di settore.
Realizzazione di un nuovo balcone
Qualora si tratti della realizzazione di un nuovo balcone da aggiungere in facciata le cose si complicano un po’.
Non dal punto di vista “tecnologico” perché, come detto, esistono varie soluzioni prefabbricate, installabili in modo rapido ed economico, ma piuttosto dal punto di vista progettuale.
Un ingegnere dovrà infatti verificare che l’aggravio di pesi dovuto ai nuovi balconi sia compatibile con le caratteristiche strutturali complessive del fabbricato, sia statiche e sia antisismiche. Dovrà poi preoccuparsi dell’apertura di un varco di accesso nella muratura, in assenza del quale il balcone sarebbe inutilizzabile.
Non è da escludersi che le suddette opere richiedano l’introduzione di rinforzi strutturali nella muratura, con modalità che dipendono dai materiali esistenti e dalle caratteristiche complessive del fabbricato.
Le Norme tecniche per le costruzioni vigenti in Italia, tuttavia, consentono l’esecuzione di interventi su edifici esistenti (come è ad esempio la realizzazione di un nuovo balcone), solo nel caso in cui si ottenga un miglioramento delle condizioni di sicurezza dell’edificio.
Ne deriva quindi che anche questa tipologia di spesa può astrattamente beneficiare del Sismabonus, anche con percentuale di detrazione pari al 110% (Superbonus).
Nessun problema anche nei centri storici
La sostituzione di un balcone preesistente con un altro in struttura leggera prefabbricata, è un intervento tranquillamente eseguibile anche nei contesti storici. Ciò perché gli elementi metallici che, una volta fissati a muro, vanno a costituire la nuova soletta, possono essere rivestiti con appositi elementi di ricopertura (anch’essi leggeri o, con opportune precauzioni, anche lapidei), che consentono di ripristinare l’originario aspetto estetico.
Anche i parapetti e le balaustre, nonché pilastrini e cornici, in presenza di un nuovo balcone in acciaio, possono essere realizzati in materiali tradizionali fissati alla sottostruttura.