Bonus mobili: la legge di Bilancio 2023 ha aumentato il tetto di spesa
Per gli acquisti di mobili ed elettrodomestici effettuati nel 2022 il limite massimo di spesa era di 10.000 euro, mentre nel 2023 doveva essere di 5.000 euro.
Tuttavia la situazione è cambiata per effetto della Legge di Bilancio 2023 che ha elevato il tetto di spesa del bonus mobili per il 2023, portandolo fino a 8.000 euro. In particolare – come prevede la Legge di Bilancio 2023 – tale tetto sarà di 8.000 euro nel 2023 ma tornerà a 5.000 nel 2024.
Confermata la modalità di fruizione del bonus mobili: detrazione Irpef ripartita in 10 rate annuali di pari importo.
Il limite massimo di spesa – su cui è possibile calcolare la detrazione Irpef del 50% – riguarda la singola unità immobiliare, comprensiva delle pertinenze, o la parte comune dell’edificio oggetto di ristrutturazione. Quindi, il contribuente che esegue lavori di ristrutturazione su più unità immobiliari avrà diritto più volte al beneficio.
In ogni caso per fruire dell’agevolazione fiscale è necessario che nell’immobile sia stato realizzato un intervento di manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia, ricostruzione o ripristino a seguito di eventi calamitosi o di manutenzione ordinaria (sulle parti comuni) e che si sia usufruito del bonus ristrutturazioni.
Inoltre, è necessario che la data dell’inizio dei lavori di ristrutturazione sia precedente a quella di acquisto dei beni.
Naturalmente è determinante la data indicata nella pratica. Se però invece l’intervento è in edilizia libera, bisognerà avere un’autocertificazione che indichi l’immobile oggetto dei lavori, il tipo di intervento eseguito e il fatto che non richieda permessi o titoli abilitativi (come previsto dal provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle Entrate n. 149646 del 2 novembre 2011).
La detrazione si ottiene indicando le spese sostenute nella dichiarazione dei redditi (modello 730 o modello Redditi persone fisiche) e spetta unicamente al contribuente che usufruisce della detrazione per le spese di intervento di recupero del patrimonio edilizio.
Per esempio, se le spese per ristrutturare l’immobile sono state sostenute soltanto da uno dei coniugi e quelle per l’arredo dall’altro, il bonus per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici non spetta a nessuno dei due.
Infine si ricorda che il bonus è relativo all’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici di classe non inferiore alla classe A per i forni, alla classe E per le lavatrici, le lavasciugatrici e le lavastoviglie, alla classe F per i frigoriferi e i congelatori destinati ad arredare un immobile oggetto di ristrutturazione.