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Pubblicato l’indice Istat di maggio 2022

A cura della Redazione.

L’indice Istat dei prezzi al consumo per famiglie di operai e impiegati (FOI) relativo al mese di maggio 2022, utilizzato per la rivalutazione degli affitti, dell’assegno di mantenimento per il coniuge, delle pensioni ecc., aumenta dello 0,8% arrivando a quota 110,6.

L’aumento in percentuale per calcolare l’adeguamento annuale dell’affitto è pari al 6,8% per le rivalutazioni al 100% ed al 5,1% per le rivalutazioni al 75%.

Il nuovo aumento dell’inflazione dipende in larga parte dai prezzi dei beni alimentari, per la cura della casa e della persona che passano da +5,7% di aprile a +6,7% di maggio e di quelli dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto (da +5,8% a +6,7%), oltre naturalmente dal prezzo dei beni energetici che continuano la loro crescita inarrestabile (da +39,5% di aprile a +42,6%).

Tabella riepilogativa (*):

Indice generale FOI 110,6
Variazione percentuale rispetto al mese precedente +0,8
Variazione percentuale rispetto allo stesso mese dell’anno precedente +6,8
Variazione percentuale rispetto allo stesso mese
di due anni precedenti
+8,1

(*) Per un raffronto con i mesi precedenti consulta la tabella degli ultimi indici istat.

La prossima pubblicazione dell’indice Istat è prevista per il

15 luglio 2022.

Applicazioni di Calcolo

Come di consueto, abbiamo aggiornato il nuovo valore dell’indice Istat FOI in tutte le applicazioni di calcolo che lo utilizzano.

Se devi richiedere l’adeguamento annuale del canone di locazione puoi utilizzare la nostra nuova applicazione gratuita che permette di creare con pochi click la lettera da inviare al conduttore, con il calcolo automatico dell’aumento Istat e la possibilità di modificare il testo direttamente online ed inviarlo tramite Email con un semplice click.

Nota sull’aggiornamento dell’Indice FOI

L’aggiornamento delle nostre applicazioni avviene sempre nello stesso giorno in cui l’Istat pubblica il valore dell’indice FOI sul proprio sito (il comunicato stampa avviene in mattinata).

In questa pagina e in quasi tutte le nostre applicazioni pubblichiamo sempre la data di aggiornamento del prossimo indice Istat.

Titoli di Stato

Tornano col segno positivo i rendimenti dei BOT che, per la prima volta dopo diversi anni, superano di poco lo zero con rendimenti medi dello 0,1% per i titoli a 12 mesi.

Aumenta anche il rendistato che passa da +1,7% di aprile a +2,19% di maggio.

L’aumento dei rendimenti sui titoli anticipa per così dire la stretta monetaria che prossimamente la BCE sarà costretta a mettere in atto per fronteggiare l’inflazione, cosa che nei prossimi mesi si rifletterà in un consistente aumento dei tassi (IRS ed EURIBOR) con conseguenze negative per i mutui a tasso variabile e per i nuovi mutui a tasso fisso.

Ricordiamo che il rendistato è il rendimento medio lordo dei BTP con vita residua superiore ad un anno quotati alla Borsa italiana ed è uno degli indicatori utilizzati come riferimento per il calcolo del maggior danno.

Comunicato ISTAT

Nel mese di maggio 2022, si stima che l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC), al lordo dei tabacchi, registri un aumento dello 0,8% su base mensile e del 6,8% su base annua (da +6,0% del mese precedente); la stima preliminare era +6,9%.

L’accelerazione dell’inflazione su base tendenziale, dopo il rallentamento di aprile, si deve ai prezzi di diverse tipologie di prodotto e in particolare dei Beni energetici, la cui crescita passa da +39,5% di aprile a +42,6% a causa degli Energetici non regolamentati (da +29,8% a +32,9%; la crescita dei prezzi degli Energetici regolamentati è stabile a +64,3%), dei Beni alimentari (da +6,1% a +7,1%), soprattutto dei Beni alimentari lavorati (da +5,0% a +6,6%), dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (da +2,4% a +4,4%) e dei Servizi relativi ai trasporti (da +5,1% a +6,0%).

Pertanto, l’“inflazione di fondo”, al netto degli energetici e degli alimentari freschi, accelera da +2,4% a +3,2% e quella al netto dei soli beni energetici da +2,9% a +3,6%.

Su base annua accelerano sia i prezzi dei beni (da +8,7% a +9,7%) sia quelli dei servizi (da +2,1% a +3,1%); rimane stabile, quindi, il differenziale inflazionistico negativo tra questi ultimi e i prezzi dei beni (-6,6 punti percentuali come ad aprile).

Accelerano i prezzi dei Beni alimentari, per la cura della casa e della persona (da +5,7% a +6,7%) e quelli dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto (da +5,8% a +6,7%).

L’aumento congiunturale dell’indice generale è dovuto, per lo più, ai prezzi dei Beni energetici non regolamentati (+3,6%), degli Alimentari lavorati (+1,3%), dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (+1,2%) e degli Alimentari non lavorati (+1,1%).

L’inflazione acquisita per il 2022 è pari a +5,7% per l’indice generale e a +2,4% per la componente di fondo.

L’indice armonizzato dei prezzi al consumo (IPCA) registra un aumento su base mensile dello 0,9% e del 7,3% su base annua (da +6,3% nel mese precedente), confermando la stima preliminare.

L’indice nazionale dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (FOI), al netto dei tabacchi, registra un aumento dello 0,8% su base mensile e del 6,8% su base annua.

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